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Oggi vorrei iniziare una serie di articoli sulle mappe associative metaforiche, della cui efficacia sono stato convinto più di una volta. Le mappe mentali metaforiche (MAM) sono uno strumento di visualizzazione e organizzazione del pensiero che consente di trasmettere informazioni e idee non solo attraverso parole comuni, ma anche attraverso immagini e simboli. Aiutano a strutturare concetti complessi e a collegare vari elementi in un'unica immagine. Tali mappe si basano sull'uso di metafore, trasferendo il significato da un oggetto o fenomeno a un altro. Creando associazioni tra parole chiave e immagini, le mappe mentali metaforiche ci consentono di creare connessioni inaspettate ed espandere la nostra percezione delle situazioni, il che aiuta efficacemente a risolvere anche i problemi complessi e confusi dei clienti. E il segreto è che guardando l'immagine una persona riesce a indebolire i meccanismi protettivi della psiche e inizia a parlare dell'immagine come se non per conto proprio, ma come osservatore, il che non è più così spaventoso. Ma allo stesso tempo lavoriamo profondamente con il nostro inconscio per risolvere alcune situazioni. Un po' di storia sulla creazione dei MAK e sulla loro comparsa in Russia. Il primo mazzo di carte associative metaforiche è stato creato dall'artista Eli Roman nel 1975. Voleva rendere l'arte accessibile e pensava all'effetto psicoterapeutico solo quando le persone, guardando le immagini, esclamavano sorprese: "Oh-oh!". Nel 1983 Eli Raman incontrò il famoso psicoterapeuta tedesco Moritz Egetmeyer. Quest'ultimo è rimasto colpito dalle carte “Oh” e di conseguenza offre il suo aiuto in una casa editrice nella sua terra natale, la Germania. Questo strumento psicologico è arrivato in Russia da Israele nel 2010. Cioè, nel nostro Paese questo metodo è ancora giovane, ma ha già dimostrato la sua efficacia nella pratica psicoterapeutica. Le carte associative metaforiche creano la possibilità di uno sguardo più profondo e non standard alla situazione in cui si trova il cliente. Aiutano ad attivare le riserve interne e l'immaginazione a livello emotivo e razionale. Con MAC puoi lavorare con una vasta gamma di questioni (denaro, relazioni, condizioni psicologiche complesse, sviluppo personale, definizione degli obiettivi, ecc.). Grazie all'uso del MAC, uno psicologo può creare un'atmosfera confortevole e di supporto in cui il cliente può esprimere più liberamente i suoi sentimenti e pensieri. Ciò ti consente di scoprire nuove prospettive e approcci alternativi al problema. Cosa ne pensi della IAC? Li usi nel tuo lavoro (come psicologo o cliente)? Se capisci che ora è necessario aiuto, ti invito a consultarmi online/di persona (San Pietroburgo). Fai un passo verso una vita felice! Iscriviti per una consulenza tramite messaggi sul sito o per telefono: +7 950-010-46-48 (WhatsApp, Telegram)

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