I'm not a robot

CAPTCHA

Privacy - Terms

reCAPTCHA v4
Link




















I'm not a robot

CAPTCHA

Privacy - Terms

reCAPTCHA v4
Link



















Open text

Ho trovato questo testo su VKontakte, nel feed di notizie di una persona di talento Anya Bunkova, impegnata in pratiche di movimento. Ha risposto moltissimo. E servì da materiale di riflessione.---------------------------------------------------- - --------------------------------------------------Non ho mai visto una persona pigra ; io ho visto un uomo che non correva mai, quando lo guardavo; e ho visto un uomo che a volte dormiva tra il pranzo e la cena, e sedeva a casa in una giornata piovosa, ma non era un uomo pigro, non affrettarti a obiettare, ma pensa: era pigro o stava semplicemente facendo quello che noi attribuire alle "persone pigre"? Non ho mai visto un bambino stupido che a volte faceva cose per me incomprensibili, o si comportava diversamente da come mi aspettavo; non un bambino stupido. Non affrettarti a obiettare, ma pensa: era stupido o semplicemente non sapeva quello che sai? Non importa quanto guardassi da vicino, non ho mai visto un cuoco che mescolasse i prodotti che preparava; il nostro cibo; ho visto un uomo che ha acceso il fornello e ci ha cucinato sopra la carne, - ho visto tutto questo, ma non il cuoco Dimmi: quando guardi, vedi davvero un cuoco o solo una persona che fa cosa chiamiamo lavoro di cuoco? Ciò che alcuni di noi chiamano pigrizia, altri chiamano fatica o rilassamento; ciò che alcuni di noi chiamano stupidità, altri chiamano un altro tipo di conoscenza. E sono giunto alla conclusione che sarebbe meglio per noi non mescolare cosa vediamo con le nostre opinioni Ma, ovviamente, questa è solo la mia opinione - Ruth Bebermeyer ------------------------. ------------------- -----------Quando ho ripubblicato il testo, ne è seguita una piccola discussione su cosa sia la valutazione e quanto sia appropriata e applicabile la l’abilità di non valutare è nella vita. Mi interessava chiarirmi il concetto di “valutazione”. Ecco la definizione che ho trovato nel Dizionario Filosofico: VALUTAZIONE è un'espressione del rapporto di valore di un'affermazione con un oggetto, opposto al rapporto descrittivo, o di verità. Nel caso di una relazione di verità, il punto di partenza per confrontare l'enunciato e l'oggetto è quest'ultimo; la dichiarazione funge da descrizione. Nel caso di una relazione di valore, l'affermazione iniziale è un'affermazione che funge da campione, da standard. La corrispondenza dell'oggetto ad esso è caratterizzata in termini valutativi. Un oggetto che corrisponde a quanto dichiarato al riguardo e soddisfa i requisiti ad esso imposti ha un valore positivo. ----------------Cioè, se baso una valutazione in relazione a qualcuno/qualcosa, c'è un desiderio innato di adattarla a un certo standard, con poco riguardo per l'unicità caratteristiche della persona da valutare. E il messaggio “soddisfare le aspettative”, non accettare ciò che è. Non c'è da meravigliarsi che molti siano sensibili alle valutazioni e cerchino di evitarle. Allo stesso tempo, è chiaro che è impossibile vivere senza le valutazioni; la visione non valutativa è una competenza e uno strumento. Colui che lo utilizza è un maestro che determina la necessità e la portata dello strumento..

posts



5377849
81412731
52212359
87004016
91702803