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Non si può fare a meno di rallegrarsi del fatto che l'idea "gli psicologi danno esclusivamente consigli" sta diventando sempre meno comune. A proposito, qui devi anche distinguere alcune sottigliezze. Ad esempio, il consiglio “è meglio che divorzi da tua moglie” è diverso dal consiglio “cerca di osservare cosa ti succede quando...”, ma non è proprio di questo che vorrei parlare adesso... Relativamente recentemente mi sono imbattuto in un'opinione interessante secondo cui uno psicologo può avere una visione, che tipo di cambiamenti il ​​cliente deve portare, quale strada percorrere e quale lo psicologo stesso può considerare lo standard della terapia. Da un lato, questo sembra allettante: sembra che il terapeuta sappia chiaramente cosa fare, veda già la soluzione e si muova con sicurezza verso di essa. Ciò infonde fiducia e tranquillità nel cliente. Ma allo stesso tempo, quando qualcun altro mi “conduce” da qualche parte utilizzando un metodo a me sconosciuto, sorgono dei dubbi. E se non volessi andarci? Si scopre che il terapista sa meglio di me di cosa ho bisogno e mi insegnerà sicuramente. Non con i consigli, ma con le domande intelligenti. Nella mia foto le cose sono un po' diverse. Sono ancora un sostenitore dei terapisti “pigri” e spiegherò perché. Un medico, ad esempio, ha molti aiuti. Può farti una risonanza magnetica, un'ecografia o, Dio non voglia, una gastroscopia. Può capire perché fa male e dare la pillola giusta. Devi solo avere fiducia ed essere paziente. Uno psicoterapeuta (se non parliamo di psichiatria) non ha né strumenti né pillole. Il terapeuta è più simile a un cieco, ma con una torcia elettrica. E con il tuo aiuto, può far risplendere la luce nel posto giusto così da farti sentire più leggero e più chiaro. Ma non sa dove devi andare. Come può sapere cosa è bene per te nella tua vita e cosa è male? Come può sapere dove sarai tra un mese di terapia o tra un anno? Se, ad esempio, trovi insopportabile restare in una relazione, ma non puoi uscirne, il terapeuta non ti dirà cosa fare, ti aiuterà solo a capire cosa ti sta succedendo, perché è così insopportabile e cosa è trattenendoti. E lui sarà con te e rispetterà ogni scelta. Tutto quello che può fare è camminare al tuo fianco e illuminare un po’ il cammino, aiutarti a capire ogni volta qualcosa di più di te, esserci quando è difficile e gioire dei cambiamenti. Così poco e così tanto allo stesso tempo. E sta a te vivere, prendere decisioni e assumertene la responsabilità..

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