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Esistono metodi e tecniche per lavorare con il trauma psicologico, molto è stato scritto e detto a riguardo. Gli psicoterapeuti specializzati in questo tipo di lavoro conoscono i dettagli e le sfumature, mentre altri conoscono le disposizioni generali sufficienti per evitare di danneggiare il cliente. Ma a volte, sfortunatamente, si verifica una ritraumatizzazione. Ciò non accade sempre in terapia; un evento casuale, una frase o un’azione inaspettata di qualcuno possono portare a una nuova traumatizzazione. Il cuore si restringe, le mani diventano fredde. Ti toglie il fiato, la tua vista si oscura, il tempo si ferma. L'uomo è stato ferito. Questo è un colpo molto evidente. E l'imboscata è che una persona non sente né pensa nulla in questo momento, non è in grado di farlo, non ha niente e niente da fare. Dopotutto, l'essenza del trauma è quell'esperienza trascendentale, che in quel momento non poteva essere designata in alcun modo e non poteva essere vissuta, e quindi è diventata proprio un'esperienza traumatica, incapsulata. Non c'è vita in esso, non c'è conoscenza o comprensione al riguardo, solo orrore, caos e spazio senz'aria. La reazione corporea in questo stato sarà congelante. Una persona cessa di esistere e allo stesso tempo esiste, e questo è insopportabile, quindi è inutile parlare di come vivere il trauma e di comprenderlo in questo momento. La via d'uscita più sicura è il radicamento, stabilire un contatto con la realtà attraverso le sensazioni corporee. Quando una persona inizia a sentire se stessa, nel suo corpo, acquisisce sostegno e forza. E poi possiamo dire che ha la prima esperienza di successo nel superare un trauma: è sopravvissuto, è sopravvissuto, è intero, c'è un altro accanto a lui, che lo sostiene e lo sostiene nella realtà (Un'osservazione interessante - sto scrivendo questo articolo in alcune parti, e capisco che lo faccio intenzionalmente, non per mancanza di tempo o materiale, e non per il desiderio di prolungare l'intrigo, ma perché l'argomento determina la struttura. Nella terapia del trauma, il movimento è graduale. con il controllo costante se le risorse si stanno accumulando, se appare la forza per ulteriori movimenti, non dovresti avere fretta, non dovresti sopraffarti e anche qui voglio mantenere questa dinamica.) Continua.

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