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Dall'autore: Testo "Frammenti di memoria in una notte di maggio 2011" Sono dove la riva dello Stige Guardo con gli occhi della Sfinge Tutti quelli che ho sognato Per centinaia di migliaia di anni, che correvano sui carri e nelle tombe di marmo nelle sue orbite vuote non riusciamo a distinguerne la traccia. Sorrido in silenzio Incontrandomi e salutandomi E rivolgendomi al mistero A colui che è oltre le parole, Nel mio strano sorriso Benedetto, pentito Simpatico, desiderato, Fuori dalle catene di Crono - La caduta degli imperi, La distesa di steppe e praterie, MozArt e Salieri L'Ultima Conversazione, E il dramma dell'Odissea, E la Regina di Picche, Lilith, che fugge da Adamo a dispetto dell'Amore e dell'ebbrezza, E l'eclissi lunare, E ciò che vagò come un'Ombra attraverso il castello di Elsinore, La spada sguainata da il suo fodero, le redini tese, Jacques de Molay che sale ansiosamente verso il fuoco, e il corpo dell'avidità di Cleopatra, e la pietà della madre di Gesù, e la fatica appiccicosa di Ahasfera, e l'inno di Walsingham alla peste, e la voce formidabile di il Comandante, le lacrime di Maria Maddalena, E i sogni del cavaliere sull'oro, E i simboli dell'anima in un sogno…

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