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Dall'autore: Sulla storia, sulla stupidità umana e... parole che finiscono con “yat”. Raccolta “Domande? Risposte?", Parte 7*** CuoreCuore. Un organo, o un tessuto? O forse una “macchina”, Che spazzatura a settant'anni. Un quadro pietoso... Guida, pompa, funziona, Bussa e fa male... ed è malato, Pieno, forse, di preoccupazioni, Oppure svenire dalla felicità e dalla gioia. Bello, enorme, “grande”... O come una pietra, silenziosa Ce n'è anche una chiusa, Tale che difficilmente suona. Poiché la domanda è stata posta, bisognerà cercare la risposta, Come correre il cross country, Come scalare una vetta difficile. Cos'è il cuore in sostanza, cos'è forse una scintilla di luce in cammino o contiene l'infinito? Il cuore guida, suona e soffre, È infinitamente senza fondo... Trasforma i nemici ardenti in amici, E la coppa della felicità ne è piena... È come una torcia nella notte, E intero in un vaso intero. .. In esso c'è un nastro infinito di tempo e giustizia veri giudici. L'applicazione dei sentimenti divini, la realizzazione dei sogni e dei sogni... Con la coppa di tutte le incarnazioni, e la completezza delle post-posizioni... Probabilmente, è stato detto molto sul cuore e sul vero sentimento Vestito con toghe leggere, Sapere le origini dell'arte... Probabilmente molto è stato pensato, E forse molto è stato detto... Un bastone tra le mani, una borsa sulle spalle, Per apparire nuovamente alla Soglia. ***Ci sono molte pagine nelle storie della vita: Ieri ancora orgoglioso, oggi è caduto con la faccia a terra... I malati e gli inutili si sono corazzati, I ricchi e i grassi sono diventati polvere. L'avaro e il mediocre trascinano i piedi, la Regina dal trono in toga monastica... Il monaco si fece santo, e folle di popolo fuggono da lui come continuazione della famiglia... Il viceré del re sul suo carro si precipita, guidato dalla Mano Destra... Un prigioniero nudo da una prigione fredda si precipita verso l'alto come un uccello leggero... L'oscuro stregone del destino "corregge"...La Natura in risposta rivela un volto formidabile...Spazi aperti e valli. ..campi grassi che bruciano il grano...salici piangenti... Campagne e battaglie con una vittoria immaginaria, orbite vuote che scivolano via... E il vento delle leggende porta passaggi: Chi deve a chi e chi chiederà a chi... * **In quale categoria si colloca la stupidità delle persone? E come viene misurata la spavalderia, Una settimana da “Lunedì” Con apparente costanza? Correre da qualche parte senza guardare, Correre nel tempo... Fili sporchi nel vento, Conficcare i tacchi nell'asfalto. Vanità, nelle omissioni, nelle preoccupazioni, alla conquista del proprio "Olimpo" personale, al chiamare tutto questo lavoro, alla fine a dire: "Bene, sono bloccato". Conquistare se stessi o qualcosa del genere, “Essere maturato” in un giogo sottomesso, Vedere il mondo da una grotta sotterranea, Con un paio di centinaia di dollari in una borsa logora. I volti oscurati sono come candele, e gli occhi ciechi non dormono, fluttuanti, fluenti nell'eternità, impersonali dalla testa ai piedi. La storia finì puntuale Alla periferia del tempo e dei confini, Ritornando alle stesse origini, Dove una volta eravamo prostrati. *** Il fiume ha iniziato a urlare, litigare, spargere spruzzi in primavera Ebbene, da dove vieni, Umore ozioso e fanciullesco? Imprecò, cominciò a gridare... Ridacchiando in modo inappropriato... Per qualche ragione, a metà della battaglia, a metà della fossa c'è un antico tesoro. Era rimproverata e stanca, Anche un po' esausta, Nell'acqua piena è diventata piccola, Si è nascosta, si è sdraiata sotto il ghiaccio... Presto si girerà di nuovo, E finiremo bene le cose Non sbatteremo con la fronte, Avendo trovato un tesoro inestimabile. ***Parole, parole, ancora parole... Così diverse, non molto diverse Da farti girare la testa, Con un significato profondo, comunque. Le parole sono casuali e pertinenti, come il cielo... il mare... e il fiume che scorre, come un'ellissi... o un "ciao" completo. Le parole: “poi”, “poi”, “perdono”, Le parole sono come un martello e come il ghiaccio. Le parole che ti riportano in vita... Le parole sono grano, perché poi fruttino. Un secondo di tempo e una sillaba, Un minuto: un'intera costa E qualcuno è riuscito persino a scrivere una storia, a comporre la storia di un destino sconfinato. Parole che iniziano con “yat”, parole che iniziano con “it”, semplici, complesse, non molto, come “creare”, “pregare”, o magari gridare a squarciagola. Parole che iniziano con “at”, parole che iniziano con “yat”, E così verranno ricordate più tardi... In silenzio “suono”, “scolpisci”, E con sangue, peso e gobba. Eppure c'è una cosa, come il sangue ardente nel cuore, nulla può essere paragonato a Lui, e la Parola è Dio: l'Amore. ***Stereotipi, “tipi” e “stereo”... Vuol dire tridimensionale? O non tanto? Quale dei “tipi” è uguale a un albero: enorme, ramoso, con radici... Ma a proposito....

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