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Guardo cosa sta succedendo intorno a me e ho deciso di condividere i miei pensieri professionali. Non toccherò le questioni mediche ed economiche, ci limiteremo alla questione psicologica. La gente comincia ad impazzire. Una sorta di follia nascosta. E cosa sta succedendo nella mente di molti? Non ci si può più fidare del mondo. Vengono messe in discussione le prime aspetti di coerenza, coesione e relativa prevedibilità. Si crea una situazione di incertezza, che si attualizza innanzitutto come incertezza interna. E questo è già difficile. Il rischio di disorganizzazione interna innesca il meccanismo dell'ansia, paure finora nascoste e arcaiche legate all'insicurezza e alla vulnerabilità fanno irruzione: un bambino di fronte a qualcosa di spaventoso, grande e oscuro. Cosa fare? Qui o ti congeli in uno stato di torpore e non provi nulla, ti isoli, svaluti ciò che sta accadendo, attuando un'astinenza schizoide, o ti aggrappi ossessivamente, compulsivamente alle vie della salvezza - terrorizzi farmacie e negozi alla ricerca di carta igienica condizionale, grano saraceno e vita- salvare le mascherine. E la prima, la seconda e la terza sono misure regressive. In una situazione del genere, ciò che è importante è il principio organizzatore, il fallo, il pugno del padre che colpisce il tavolo - Avanti, pulcino! Calmati. Decideremo tutto adesso, quindi ragazzi. E ora, in ordine. Traducendo il problema da simbolico a tecnico, tutto diventa più semplice. In primo luogo, l'umanità ha incontrato cose simili, sia in misura maggiore che minore, molte volte. Ci sono dozzine di situazioni simili nella mia testa. E sono sempre, ripeto, sempre riuscito a farcela. Ciascuno di questi stati ha i propri cicli costanti: combustione - escalation - picco - attenuazione. In altre parole, tutto questo passerà sicuramente. Non senza conseguenze, ma passerà. In secondo luogo, i fenomeni di massa trattano l’informazione in modo piuttosto distratto, caotico e criminale e ne sono alimentati. È sempre distorto e iperbolico. Sempre qui osserviamo chiaramente i classici processi socio-psicologici di infezione, identificazione e maggiore suggestionabilità (suggestione). Le persone nell'interazione di massa si portano a vicenda a un'eccitazione e tensione emotiva estrema, si fondono tra loro in uno stato comune, formando e alimentando una minaccia simbolizzata esterna, che, a sua volta, le fa fondere maggiormente tra loro, e la soglia di criticità di la loro percezione cala bruscamente. A volte non ci sono tracce di sobrietà e razionalità. Qui è importante separarsi da ciò che sta accadendo, facendo un paio di passi di lato: ci sei tu, le tue misure razionali e i tuoi mezzi di sicurezza, le statistiche ufficiali e c'è un massiccio stato pre-psicotico negli altri. tali situazioni sono un luogo conveniente per la proiezione delle proprie paure e ansie, temporaneamente nascoste e invisibili, ma che possiedono la massima vitalità e influenzano le nostre vite in modi subdoli. È ora di pensarci, di vederlo: di cosa ho più paura, cosa è importante nella mia vita e cosa non è così importante. La questione esistenziale è inevitabile qui. Andrà tutto bene..

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