Un luogo in cui trovare l'integrità Ma mi sforzo per il Palazzo Celeste, dove non ci sono passioni, né risate, né offese: aspetterò il Creatore e riposerò in Dio, e io. dormirò non appena dorme un bambino: Avvolto nella pace, nella luce, nel silenzio... C'è l'erba sotto - e il cielo sopra di me John Clare (traduzione di Dmitry Yakubov) Le fantasie e i sogni sono un evento comune e un modo frequente di vivere. fuga dalla realtà. Ma in tempi precedenti l’era che comunemente chiamiamo moderna, quando la vita spirituale dell’uomo era basata su parabole religiose e racconti orali, l’atteggiamento verso i mondi immaginari era completamente diverso. Visioni, sogni, fantasie e una sottile connessione con il proprio inconscio hanno fornito per millenni la base di storie mitologiche, alcune delle quali nel tempo sono diventate il fondamento delle religioni moderne. Senza la psicologia moderna a portata di mano, i nostri antenati, come noi adesso, impegnati nella conoscenza di sé, cercavano risposte alle domande che li tormentavano nella realtà che li circondava, spesso rivolgendosi alla propria immaginazione (Mundus Imaginalis - lat.) è un termine post-junghiano; si riferisce a un certo livello di realtà situato da qualche parte tra le impressioni sensoriali del corpo e la cognizione sviluppata (o spiritualità); lo spazio immaginario può essere inteso come il luogo delle immagini archetipiche o come un campo di immagini interattivo e intersoggettivo che facilita la relazione tra due persone, ad esempio uno psicologo e il suo cliente. Lo studio dei mondi interiori può aiutare una persona a comprendere il suo posto in questa vita. Lungo la strada, l'esploratore dei mondi interiori incontra immagini che sono l'incarnazione delle sue strutture mentali, cioè i personaggi dello spazio immaginario. sono dotati di alcune caratteristiche psicologiche del viaggiatore stesso. Possono sembrare logici o incomprensibili, misteriosi o ordinari, brillanti o addirittura folli, ma simboleggiano sempre pietre miliari sul percorso della conoscenza di sé. Viaggiare nello spazio interiore espande la comprensione di se stesso e del mondo che lo circonda, gli permettono di raggiungere una comprensione delle ragioni delle sue azioni e delle azioni degli altri, e anche, permettendo a una persona di dialogare con immagini di profonda psicologia strutture che non sono accessibili allo sguardo della nostra coscienza, aiutano a creare le condizioni per raggiungere l'armonia psicologica. Ogni viaggio inizia da un certo punto di partenza. In genere, un viaggiatore ha una mappa, una bussola o altri mezzi di orientamento per il suo viaggio futuro. Ma cosa può fungere da punto che possa fornire un punto di riferimento in uno spazio immaginario? Cosa può gettare le basi per un viaggio di successo, il cui obiettivo è comprendere un'area che rimane ancora tanto misteriosa quanto sconosciuta molti millenni fa? Vari metodi psicologici di lavoro con lo spazio immaginario hanno sviluppato una forma sotto forma di inizio? motivo in grado di far fronte ai compiti del punto di partenza. Il motivo di partenza con cui inizia molto spesso un viaggio nello spazio immaginario nei metodi più famosi di lavoro psicologico con l'immaginazione, come Esperienza catatimica delle immagini di H. Leiner e Fantasia diretta di R. Desoille, è il Prato. Ciascuno di questi metodi di lavoro con l'immaginazione determina a suo modo il simbolismo di questa immagine iniziale del viaggio nello spazio interiore di una persona. A differenza di altre direzioni, l'immagine del prato nell'immaginazione archetipica (alchemica) diretta non è considerata tanto quanto un luogo sicuro nello spazio interiore dell'individuo, da cui è maggiormente efficace iniziare un viaggio in uno spazio immaginario, proprio come l'immagine archetipica del Pleroma. Pleroma, termine coniato dagli gnostici, fu usato da Jung per designare un “luogo” al di là dei concetti di spazio-tempo (qui parliamo senza dubbio di inconscio) in cui tutte le tensioni tra gli opposti si estinguono o si risolvono. IN