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– Mi sto mordendo per non aver notato il problema di mio marito in quel momento. Ma avrei potuto vedere che aveva bisogno di aiuto, ma non l'ho visto. Ma potrebbe aiutare. E allora ora il nostro rapporto potrebbe essere preservato! ***– Mi sto prendendo a calci perché un tempo avevo tanti soldi, ma li ho sperperati e gestiti male. Ora potrei avere una fortuna!***– Non posso perdonarmi per aver trascorso poco tempo con il bambino, comunicando poco, non a cuore aperto, ma più sugli affari, di sfuggita. Ma se allora avessi comunicato con lui nel modo necessario e corretto, forse adesso non avrebbe così tanti problemi per la testa, forse avrebbe avuto successo!*** Non potevo (non potevo)! Perché non potevo. “Potrebbe” significa qualcosa che sapevo come fare, ma non ho fatto. E se non lo sapeva, non aveva le capacità, significa semplicemente che non sapeva come (gestire saggiamente il denaro; capire cosa passa nella testa del silenzioso marito; avere un cuore sincero) -cuore, conversazione sincera con il bambino). Ma anche se sapesse “come”, forse non avrebbe abbastanza tempo ed energia per gestire tutto, tenere traccia di tutto, controllare tutto. Ma sento un colpo alla testa: “Devo farlo Indovinare!!! devo fare un pronostico!!! Devo sapere e capire tutto da sola!!! Devo fare tutto!!!” In una parola, è brutto se non sei un “sensitivo”; brutto se non hai tempo per monitorare tutto ciò che ti circonda “a 360 gradi”. Da dove proviene? Ricorda e... sii indignato, arrabbiato - con tutti quelli che l'hanno detto e ti hanno instillato l'obbligo di vedere tutto, capire tutto, indovinare tutto (la chiave qui è tutto, sempre, su tutto). ?” Sei già arrabbiato con te stesso abbastanza, sei arrabbiato con te stesso già da tanti anni – beh, in che modo – in modo efficace? Puoi già dirigere la tua rabbia verso coloro a cui era destinata fin dall'inizio, almeno provare mentalmente a indignarti: “Perché diavolo dovrei sapere tutto e indovinare tutto!? Se non lo ha fatto, significa che non sapeva come, non sapeva “come”, significa che ha fatto il massimo di cui era capace, per il quale aveva tempo ed energie a sufficienza!” indignatevi e difendetevi allora – nella mia lontana infanzia – non avevo la forza, nessuna comprensione che questo fosse possibile. Ecco perché allora non era possibile difendermi. Ma le emozioni c'erano e dovevano essere dirette da qualche parte. Quindi li hai rivolti contro te stesso. È sicuro indignarsi con se stessi, rodersi. È più facile dubitare dei tuoi pensieri, desideri, emozioni che di quelli dei tuoi genitori. Di conseguenza, ho dovuto accettare l’atteggiamento di prevedere tutto, gestire tutto. E ora, se qualcosa non funziona per me, è colpa mia. Questo senso di colpa è innescato dal fatto che “avrebbe potuto andare meglio”. Del resto l’importante non è solo “poteva andare meglio”, ma “sempre!” si poteva fare meglio." E non sorgono nemmeno domande sull'adeguatezza di questo atteggiamento; sono bloccate dai dubbi sui miei pensieri, desideri, emozioni, dubbi sul fatto che anch'io possa avere ragione.______________Puoi iscriverti alle mie pubblicazioni su questo sito qui qui..

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