I'm not a robot

CAPTCHA

Privacy - Terms

reCAPTCHA v4
Link




















I'm not a robot

CAPTCHA

Privacy - Terms

reCAPTCHA v4
Link



















Open text

L'amore è spesso visto come comprensione reciproca, cooperazione, scambio di benefici. E questo è vero da un lato, ma la vita è, prima di tutto, scontro di interessi, è stress, è conflitto, è crisi. La vita tra i propri cari e i propri cari non fa eccezione. E vorrei condividere i miei pensieri sul famoso comandamento evangelico che Cristo ha dato ai suoi discepoli: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Ma i conflitti sono di due tipi: interni ed esterni. I conflitti interni si verificano quando una persona ha ambivalenza di sentimenti, desideri, pensieri. Ed è difficile per una persona decidere quale guidare le sue azioni. I conflitti esterni sorgono tra le persone quando i loro interessi si intersecano e non possono essere soddisfatti allo stesso tempo. Se sorge un conflitto di interessi esterno, allora ciascuno degli interessati ha una scelta su cosa fare, arrendersi o continuare a far valere i propri diritti. Se una persona cede, allora il conflitto esterno diventa interno per questa persona, poiché l'ambivalenza non scompare, ma piuttosto si intensifica, causando varie emozioni negative dirette alla persona. persona stessa Se una persona continua il conflitto esterno, allora le emozioni negative possono essere espresse esternamente Una persona può scegliere di lasciare il conflitto fuori di sé, invitando l'avversario a cedere e portare questo conflitto dentro di sé e con esso l'ambivalenza e le emozioni negative. rivolto a se stesso, o ad assorbire lui stesso questo conflitto con tutte le conseguenze. E qui sarà utile ricordare il comandamento proposto da Cristo E rivolgiamoci prima di tutto alla particella "come". nella comprensione di Cristo, allora non c'è né interno né esterno, c'è un campo comune di conflitto. Una concessione in sé non è una manifestazione di questo amore, se una delle parti soffre di ambivalenza. Il conflitto deve essere risolto su tutto il territorio e, come abbiamo notato sopra, non solo nell'ambiente esterno, ma anche nella psiche stessa degli avversari. E quindi sorge la necessità di negoziare, di mostrare empatia, comprensione reciproca, logica, logica. dialettica Come sapete, il conflitto non finisce necessariamente con la concessione, l'evitamento o la competizione, sono possibili anche risultati più costruttivi, come il compromesso o la cooperazione..

posts



34500276
53655125
20709020
56608830
26548796