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Questa sensazione è molto ben dimostrata dai bambini piccoli quando sputano cibo che non gli piace. Questo è disgusto. Ricorda la tua infanzia, il cibo che i tuoi genitori ti hanno instillato, dicendo che era sano e che ora è escluso dal tuo menu. Purtroppo la riduzione del menù non è l’unica conseguenza, e non è così importante quanto ciò che rimane nella nostra psiche. Ogni volta che superiamo il disgusto, ci sembra di dimenticare la sua esistenza, potremmo non riconoscerlo più o sopprimerlo, e consideriamo questa come la norma. Molte persone possono sentirlo quando è già così forte. Questa sensazione è abbastanza utile. È questo che ci aiuta a orientarci tra ciò che ci si addice e ciò che no. Puoi dire: “Non mi piace, non mangiare, non camminare, non parlare, non fare”, ecc. Ma in realtà, molti hanno imparato a sopprimere le emozioni negative, compreso il disgusto, a tal punto che semplicemente non sanno come provarle, a riconoscere quando qualcosa potrebbe non piacergli, se è difficile differenziarlo a livello dei sentimenti. quindi può essere espresso in qualche modo, quindi manifestazioni fisiche: nausea, vomito, espressioni facciali, testa (corpo) girata di lato, schiena rivolta all'interlocutore o desiderio di allontanarsi sono direttamente correlate alla violazione di confini personali. Una persona che, fin dall'infanzia, sopporta ciò che gli viene nutrito, fa ciò che è costretto a fare e porta questa pazienza nell'età adulta. Pertanto, puoi appendere loro qualcosa di non necessario, imporre loro le regole di altre persone e ignorarle. A loro sembra naturale. Come stabilire un contatto con il disgusto? Innanzitutto, accettare che provare disgusto sia normale. Non dovremmo tollerare ciò che non ci piace e non dovrebbe piacerci tutto. Hai il diritto di non piacerti, di non piacerti. A volte ciò che ami può anche portare disgusto se a un certo punto non ti fermi e ne diventi troppo saturo. È meglio finirlo prima che inizi a causare ostilità. Se senti che sta succedendo qualcosa e stai sperimentando ostilità interna, allora fermati, cerca di capire cosa sta causando questa ostilità e solo allora agisci (a seconda della situazione) se. richiede azione. A volte scompare da solo se capisci che non è collegato a questo oggetto o azione, ma a qualcosa del passato. Queste sono le situazioni che bisognerebbe affrontare con uno psicologo, per vivere adesso quello che allora non si viveva.

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